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"S. S. Van Dine osserva che il romanzo poliziesco è un 'gioco intellettuale', ovvero uno svago che richiede uno sforzo mentale, come i cruciverba o il gioco degli scacchi (passatempi ugualmente soggetti a limiti stretti). Le venti regole di S. S. Van Dine (come il Decalogo di Ronald A. Knox, del 1929) servono a delimitare tanto il gioco stesso quanto i mezzi che utilizza per creare la situazione iniziale (il problema) e raggiungere quella finale (la soluzione). Si tratta solitamente di un oggetto letterario piuttosto specializzato nello stile e nella struttura. E piuttosto improbabile: una certa tranquilla zona della campagna inglese subí un numero altissimo di omicidi, per soddisfare la domanda dei lettori per racconti su Miss Marple." (Dalla Premessa di Anthony Robbins).